The Gathering Vol. 15: Countdown -1, Side A, girl power

Machu-Picchu-cover-GatheringMancano oramai pochissimi passi per arrivare alla conclusione di questo Kasabake The Gathering, cinque o sei puntate, non di più!

Mentre state leggendo queste righe, menti fertili stanno producendo scritti inimagginabili e sono davvero orgoglioso dei colleghi blogger che ci hanno regalato delle perle di narrativa incredibilmente emozionanti!!

In questa parte finale di stagione, la carne messa a cuocere è talmente tanta e saporita, che lo staff ha deciso di operare un maggiore controllo sulle pubblicazioni: ogni post sarà infatti rigorosamente diviso in due parti, pubblicate separatamente, una Side A ed una Side B, come in un vecchio disco musicale e per ogni facciata ci sarà una sola coppia di brani da leggere, composta da un Capitolo ed un Chronicle, di modo che ogni volta avremo due facce della stessa medaglia, due lati della stessa luna, due verità della stessa storia.

Side-A-Side-B

Tantissime le domande ed i dubbi che aleggiano nell’aria e su tutti uno in particolare: ogni cosa verrà risolta alla fine?
Difficile rispondere, perché nemmeno io conosco tutta la vicenda, sul serio, ma per quel che ho visto posso dirvi che la tensione allo scontro è fortissima da entrambi gli schieramenti e forze oscure stanno portando ogni personaggio l’uno a fianco dell’altro, trascinandoli verso un unico punto, come farebbero degli immensi magneti con dei soldatini di ferro, le cui baionette accuminate cominciano a stridere in modo sinistro quando sono costrette in uno spazio angusto…


Titolo-Capitoli

Le-Bellezze-di-Machu-Picchu

Chiunque conosca PizzaDog, non solo perché suo amico o parente, ma anche semplicemente come suo follower sui vari profili social, saprà certamente che verso la fine del 2016 egli ha compiuto un lungo viaggio in Perù, maestoso paese e terra d’origine della sua famiglia, ma anche uno dei luoghi del nostro pianeta più ricchi di storia e mistero.
Ciò che nessuno, invece, poteva sapere è che quello non fu solo un viaggio familiare, ma anche l’occasione per un mutamento di prospettiva e per un incontro che avrebbe per sempre cambiato la straordinaria visione del mondo che il blogger eroe, capace di vedere i prodigi, già possedeva: proprio quando egli pensava che nulla potesse più stupirlo, la vita si fece nuovamente beffe di lui, facendogli scoprire ancora una volta di cosa fosse realmente capace e di cui non si era mai nemmeno accorto.
Quella volta, però, accadde per lo meno in modo assai più piacevole.

Quasi nascosto dalla vegetazione ed incastonato in modo esemplare sulla riva del fiume Vilcanota, ai piedi del massiccio di Machu Picchu, l’hotel Sumaq è uno dei più bei gioielli della prestigiosa catena Five Star Alliance e certamente anche sistemazione perfetta per un cast di star hollywoodiane che dovesse soggiornare qualche giorno per fare le riprese di alcune scene, con location il famosissimo sito archeologico nelle vicinanze.

Così almeno sembrò allora al nostro PD, che vide in quella comitiva, di attori e tecnici che lo aveva invitato sul set, soltanto un’imperdibile occasione per un fan come lui ed una situazione glamour assolutamente irripetibile.
Era infatti in viaggio con la sua famiglia, una cosa che era stata decisa in seno ai suoi parenti e per quanto pazzesca, doveva per forza di cose essere solo una coincidenza il fatto che anche Scarlett Johansson fosse sul posto.
Si, proprio la sua Scarlett, dalla quale si era dovuto separare in modo così spiacevole, proprio all’inizio della loro incredibile e rischiosa avventura.

Si ritrovava spesso a ripensare a quel bruttissimo giorno, in cui furono costretti a separarsi. Non erano nemmeno saliti sull’aereo, che li avrebbe portati a San Francisco per la Grande Adunanza al Palace of Fine Arts Theatre, quando la sua musa fu intercettata, appena fuori del gate, da una serissima e misteriosa Elizabeth Olsen, quasi irriconoscibile in occhiali neri ed impermeabile, che la prese da parte e le comunicò di come tutta l’operazione fosse saltata.
Ingrid (è il secondo nome della nostra divina attrice) si era poi girata verso PizzaDog ed accarezzandolo sulla guancia, gli aveva detto: “Kasabake ci ha traditi tutti… Non è più sicuro andare a San Francisco… Non è più sicuro nulla
Prima di allontanarsi definitivamente dal gate, la Johansson si era girata indietro un’ultima volta e con la voce rotta da una malcelata commozione gli aveva detto: “Vai a casa, mi farò viva io
Da grande appassionato di cinema e televisione, il nostro eroe avrebbe potuto elencare un numero sterminato di scene, nelle quali attori ed attrici si salutano in aeroporto, mentre le loro vite si separano per sempre: addii strazianti, melanconici e qualche volta anche conclusioni, più o meno metaforiche, di un viaggio davvero mai iniziato, ma tutta questa memoria visiva, anziché alleviare il dolore che aveva provato per quella separazione, lo aveva in qualche modo addirittura sublimato, rendendolo quasi un segno di un fato avverso, da cui non riusciva a deviare.
Il gioviale PD era divenuto con il tempo sempre più cupo e chiuso in se stesso ed anche quando, agli occhi dei suoi familiari, appariva felice e combattivo, un malessere silenzioso e profondo lo stava in realtà consumando all’interno.
Così, aveva vissuto quel viaggio in Perù: quasi come una medicina o come un ennesimo inizio, un nuovo paio d’occhi che avrebbero potuto sorridergli dietro l’angolo, se solo fosse stato in grado di svoltare strada.

Ora si trovava in quel bellissimo albergo, dopo aver ricevuto, direttamente a casa dei suoi parenti in Perù, un messaggio scritto dalla sua Scarlett, che gli chiedeva di raggiungerlo per un veloce incontro al Sumaq Hotel, dove lei gli avrebbe presentato il cast del suo nuovo film ed anche un gruppo di persone davvero speciale…
Mesi a cercare di dimenticare, ciò che non aveva potuto nemmeno vivere, spariti di colpo, annullati, cancellati da una nuova speranza, da un sogno incosciente e cieco.
Come avrebbe dovuto vivere tutto questo, si chiese. Era un appuntamento? Oppure era semplicemente un’occasione fortuita per aggiornarlo su fatti che aveva cercato di azzerare nella sua mente?
Ripose il messaggio, ripiegandolo con cura dentro il suo portafogli e poi cercò il modo più veloce per raggiungere l’albergo: era in preda ad un crogiolo tempestoso di dubbi, ma Scarlett era pur sempre Scarlett ed ogni sua titubanza sarebbe stata accantonata, perché in quel momento voleva solo rivederla: il resto lo avrebbe valutato sul posto, che diamine!

Mentre si guardava intorno, affascinato dalla bellezza di quella struttura, che riusciva a riflettere modernamente la cultura inca nel design dei suoi interni elaboratissimi, si sentì chiamare da una voce che avrebbe riconosciuto tra migliaia: una sorridente Scarlett Ingrid Johansson, con il suo imperdibile costume di scena, da “Avengers: Infinity War”, gli corse incontro, abbracciandolo al collo e schioccandogli un bacio rumoroso sulla guancia.
Ti ho lasciato il segno del rossetto! Scusami PD, ma sono così felice di vederti…
Mentre il nostro eroe la stava ancora guardando, a bocca semi-aperta, cercando di simulare un sorriso e tentando anche di formulare una frase adatta di senso compiuto, qualcosa del tipo “Sono felice anch’io”, l’attrice sua amica proseguì senza lasciargli tempo: “Da quando ci siamo separati sono accadute un sacco di cose… Come sai la SAG non esiste più ed ognuno di noi agenti è dovuto andare per la sua strada… Non potevamo contattare nessuno, né gli altri eroi blogger né altri di noi… Insomma, dovevamo solo fare gli attori, capisci?”
PD, con uno sforzo sovrumano, riuscì a comporre finalmente uno sfiatato “Eh, si…
Kasabake ha fatto un gran casino, ma Caine lo metterà al suo posto!” disse Scarlett, mentre prendeva sottobraccio il nostro amico e lo spingeva verso il salone principale.
Poi, abbassando la voce ed avvicinando la sua bocca all’orecchio destro del nostro blogger, gli sussurrò: “Si dice che nascerà una nuova SAG, ma clandestina e segretissima…
Come?”, balbettò PizzaDog, un po’ rosso in volto, mentre aveva preso a camminare a marce forzate, praticamente trascinato dalla Johansson.
Si, ci dobbiamo muovere in clandestinità, come se fossimo fantasmi ed è per questo che ti abbiamo portato qui: abbiamo bisogno di te e del tuo aiuto
Abbiamo?
Si, abbiamo, tutte noi… Senza di te saremmo solo delle bravissime attrici, alle quali il destino e la natura hanno donato un gran fisico e tanta bellezza e che per questo interpretano ruoli tosti e provocanti… Senza il tuo potere di controllare i prodigi, insomma, non potremmo fare il nostro vero lavoro ed aiutare gli altri!
PD si allontanò per un momento, anche se a malincuore, dalla dolce presa della sua amica e guardandola dritto negli occhi, dopo aver pensato a quanto fosse incredibilmente attraente ed a quante follie avrebbe potuto fare, per lei e con lei, in un’altra vita ed in un altro momento, le chiese con fermezza: “Noi chi, Scarlett? Chi intendi con quel noi?
Per tutta risposta, girandosi su stessa, come nella pomposa imitazione di un presentatore di show televisivo, la Johansson allungò il braccio, per salutare ed accogliere in modo cerimonioso le sue amiche, che nel frattempo stavano giungendo all’appuntamento: “E’ venuto il momento, caro amico, che ti faccia conoscere il mio gruppetto… E’ con immenso piacere, quindi, che ti presento le SABR, ovvero le Sexy Actresses in Badass Roles!!

Non posso dire di conoscere così bene il nostro blogger tanto da elencarvi ogni momento saliente della sua vita, ogni gioia ed ogni dolore che gli sia stato riservato nel corso degli anni, perché la storia di un uomo, per altro meraviglioso e  complesso com’è appunto il nostro amico, è una collana di momenti, una miriadi di istanti importanti, forse anche apparentemente minimali per gli altri, ma per lui di certo ricchi di pathos e valore, tuttavia sono pronto a scommettere ogni mio bene ed anche la mia stessa credibilità affermando che quello fu di certo il giorno in cui il suo cuore sussultò di emozione più che in ogni altro ed in cui la sua immaginazione fu sconvolta persino più del giorno in cui aveva capito di poter vedere i prodigi e persino interagire con essi.
Ringraziando il destino per non averlo reso geneticamente cardiopatico, PizzaDog osservò, dunque, in religioso silenzio l’avvento delle SABR.

Per prima, fu la volta di Zoe Saldana, che arrivò scendendo dalla grande scalinata dell’albergo: una visione folgorante, con i capelli lunghi e neri raccolti in una coda che ondeggiava dietro di lei ad ogni gradino, statuaria nella sua attillatissima canottiera verde scuro, macchiata di sangue ed olio motore dalla costumista, così corta in vita da lasciare scoperto l’addome scultoreo e magrissimo; indossava un paio di shorts militari, alti alla coscia, con due grosse Desert Eagle 50 AE che le penzolavano ai fianchi, semiautomatiche, in acciaio luccicante, da 2 chili e 130 grammi di peso ciascuna a caricatore vuoto, mentre, stretto intorno al polpaccio destro, subito sopra lo stivale anfibio nero lucido, portava un fodero in pelle, da cui sporgeva un SEAL Pup Elite Fixed Blade E37SN, il mitico e letale pugnale tattico in dotazione ai Navy Seal statunitensi.
La cosa che però, nel guardare Zoe incedere lungo quei gradini, incuteva più timore reverenziale, era certamente il suo sguardo glaciale, che proiettava sotto le lunghe e voluttuose ciglia nere.

Subito dietro di lei, con il viso rivolto altrove, giungeva anche January Jones, biondissima, quasi color platino, con i capelli acconciati in un caschetto francese molto cotonato, che le arrivava alle spalle; perfetta, in un abito da sera color argento, lungo, con sottili spalline incrociate ed un’ampia scollatura sul retro, tale da lasciare completamente nuda la schiena fino al sedere, di cui s’intravedeva appena l’inizio, ma del quale s’intuiva però facilmente il resto, grazie alla fasciatura setosa ed aderente dello stesso vestito.
L’estasiato blogger deglutì rumorosamente e con difficoltà, giacché quel vestito lasciava facilmente capire che la Jones non indossasse sotto alcun tipo di biancheria intima, cosa certo non trascurabile per le sinapsi del nostro blogger, oramai ricoverate con prognosi riservata, nel corrispettivo del reparto di terapia intensiva del suo cervello.

Con passo silenzioso, giunse poi dal salone Amber Heard, in una versione femminile, morbosa e conturbante, di una sexy gladiatrice di qualche arena futurista, con occhi ipnotici e profondi, evidenziati da un mascara nero corvino, che ne faceva risaltare ancora di più il taglio morbido e la loro dolce bellezza, specie in contrasto con la sua parrucca di capelli liscissimi, bianco luccicante e sfumature azzurrognole, che sembravano scolpiti con il laser, il tutto a coronare una tuta dall’apparenza ipertecnologica, anch’essa bianchissima, con stivali gommati e copriginocchia.
PD in quel momento, pensò tra sé e sé, che non si sarebbe stupito più di tanto se Amber, a quel punto, avesse tirato fuori da dietro la schiena un disco, in stile frisbee mnemonico alla Tron ed avesse usato le lunghe unghie smaltate di azzurro per rigarne la superfice, producendo così uno stridio fastidioso, accompagnato da un suo irresistibile sorrisetto satanico.

Facendosi largo tra i presenti si presentò anche Jessica Biel: incredibile come un elmetto da marine, con tanto di telecamera frontale in cima ed una tuta militare piena zeppa di armi, come quella che indossava, non sminuisse affatto l’impatto del portamento sexy dell’attrice, in postura rilassata e broncio da soldato minaccioso, con sguardo cupo, da cerbiatta abituata alla savana pericolosa, come una novella soldato Jane, dal volto sporco di fuliggine, ma una bocca con labbra carnose, rese lucide da un rossetto glossy carico e saturo di rosso carminio ed infine un corpo le cui forme prepotenti riuscivano ad emergere anche dalla stoffa altrimenti virile di quell abbigliamento.

Infine, con l’attesa che solo le dive sanno creare senza indisporre, ma anzi aumentandone il desiderio, sopraggiunse Margot Robbie a chiudere il sestetto: con il bellissimo ovale del suo viso, anticipato dal sottile filo di fumo di una sigaretta su bocchino vintage laccato, incedeva sul pavimento marmoreo della sala, ticchettando in perfetto stile dark lady, decisamente impeccabile anche se di certo scomoda, con ai piedi delle Louboutin Pigalle 120 nero lucide e suola rossa, il cui a tacco a spillo da 12 centimetri curvava l’arco dei suoi piedi fino a limiti impensabili, mantenendo al contempo alto e sodo il suo sedere in modo pazzesco;  nel suo impeccabile tailleur nero da business woman rampante, con gonna a tubino corta ed attillata, camminava con il passo sicuro di una fashion top model, lanciando languidi sguardi in giro, da sotto il suo elegantissimo cappello a tesa media, rigida e bombata verso l’interno, come quello indossato da Audrey Hepburn in “Breakfast at Tiffany’s”, con fare imperturbabile ed atteggiamento di superiorità.

Ragazze, questo è il nostro eroe, l’uomo che ci salverà tutte e che ci permetterà di fare il nostro lavoro di agenti in modo sicuro ed efficace: PizzaDog!
Non appena Scarlett ebbe finito di pronunciare quelle parole, le altre cinque attrici cominciarono quasi in sincrono una lenta ma inesorabile manovra di accerchiamento del nostro eroe, avvicinandosi a lui il più possibile e chiudendolo di fatto in una sorta di cordone protettivo, fatto di silenziosi sguardi penetranti ed indagatori, con una varietà di segnali corporei comunicativi anche opposti l’un l’altro, che andavano dall’ammirazione fino all’aperta ostilità, passando anche per la diffidenza e la semplice curiosità.
Pensate davvero che io debba descrivervi il caos totale in cui la mente e tutti gli organi interni di PD furono gettati, mentre si trovava al centro di quel fuoco incrociato? Spero davvero di no, perché le parole a mia disposizione non basterebbe assolutamente e ci vorrebbe ben altra stoffa di scrittore che non la mia per farvi comprendere l’emozione a rischio coronarico che attraversò tutto il suo essere, come una scansione di una tomografia assiale computerizzata, come un’onda elettromagnetica che ti investe e realizza dietro di te una radiografia dettagliata, come il sopraggiungere di un ricordo imbarazzante del nostro passato, di quelli che hanno per sempre cambiato il nostro io, che ci spazza come un vento impetuoso ed inarrestabile.

Lasciamo pertanto le SABR ed il nostro eroe giù nel grande salone di quel bellissimo resort e mentre ci allontaniamo dalla scena, udiamo già fuori campo le voci dei due congiurati, Caine e Vaughn, che anticipano l’avvicinarsi del nostro sguardo verso di loro, rimasti in disparte per tutto il tempo, osservando quell’incredibile rendez-vous di dive senza essere visti, dall’alto della balconata del medesimo albergo.
Che ti dicevo, Mike? Nessuno può resistere alle SABR…
Mike è un nome adatto ad un cane”, rispose Caine laconicamente, “Sei davvero stato troppo nelle colonie… Cosa accadrà ora, Matthew?
Ora le SABR aiuteranno PizzaDog ad esercitare la sua abilità nascosta di wondertrigger ed egli imparerà poi ad usarla per mettere in comunicazione tra loro i vari blogger ed anche tutti i nostri agenti sul campo, creando una sorta di collegamento a bassa latenza ed usando gli stessi prodigi come router organici, che faranno rimbalzare i messaggi l’uno l’altro…
Può funzionare?”, chiese Caine sorridendo al suo compagno di conversazione, “Lo chiedo perché non ho capito assolutamente nulla di ciò che hai detto, ma tu mi sembri molto convinto
Certo, perché il blogger userà i prodigi come se fosse all’interno di un protocollo di rete di onion routing, come il sistema usato da TOR nei computer…”, incalzò Vaughn, molto preparato sull’argomento, concludendo poi “Inoltre tutto questo sistema di comunicazioni, oltre che veloce, non sarà in alcun modo intercettabile da Ezekiel e dai suoi scagnozzi!
Tu definisci scagnozzi parte della NSA e dei Servizi di mezzo mondo, lo sai, vero?
Va bene, va bene… Ma qui non parliamo di comunicazioni elettroniche o telefoniche, ma di collegamenti che viaggiano oltre le classiche frontiere della fisica tradizionale… come l’entanglement quantistico sfruttato da molte specie animali che comunicano anche a distanze incredibili…
Ti ho perso già nel punto in cui parlavi delle cipolle, Matthew”, commentò Caine, mentre si allontanava dalla balaustra, accingendosi ad andarsene, “Ma sono certo che tu abbia tutto sotto controllo… Attenderò con ansia gli sviluppi ed un messaggio, quando tutto sarà pronto
Vaughn seguì in silenzio con lo sguardo il suo amico e dopo che questi si era già girato di schiena, gli chiese: “Okay, ma tu adesso dove andrai?
A pranzo. La cucina peruviana è una delle migliori e meno conosciute del mondo… Penso che mi porterò anche qualcosa a Londra, come ricordo…
Il regista fece un ampio sorriso di complicità e tornò a rivolgere la sua attenzione alla stramba comitiva giù nel salone: Margot Robbie stava facendo con le mani un gesto simile a quello che Naruto fa quando crea un Rasengan, per poi scoppiare a ridere, mentre PD gli faceva cenno di no con la mano.
Ciò che però nessuno poteva vedere, né Vaughn, né le SABR, né alcuno degli altri ospiti del Sumaq Machu Picchu Resort, era la folla silenziosa di prodigi che si stavano ammassando in circolo ogni minuto di più attorno a PizzaDog, come una vastissima platea, obbediente e multicolore, in attesa di ordini del loro maestro e dominus.


All’inizio di questa mia avventura nel Gathering, quando mi imbattei nel capitolo che avete appena letto, ero quasi certo che non sarei mai riuscito a conoscere il seguito di quell’incontro tra il fantastico PizzaDog e le SABR e soprattutto a cosa avrebbero portato i loro allenamenti a Machu Picchu, finché invece, in mezzo alla miriade di appunti lasciatimi da Kasabake, non mi apparve quasi per miracolo il bellissimo secondo Chronicle scritto di proprio pugno dallo stesso PizzaDog e che adesso ho l’onore di presentarvi.
Buona lettura!


Titolo-Chronicle

SABR-First-Class

C’è stato un tempo in cui la mia vita era normale. Giuro.

Un tempo in cui i miei occhi vedevano quello che vedono le altre persone, quando non ero ancora in grado di vedere prodigi e non dovevo nascondere questa mia abilità al mondo; un tempo dove la SAG per me era un sindacato per attori e attrici e non di agenti segreti, dove il nome “Earth’s Mighty Bloggers” non aveva nessun valore per me se non un vago richiamo a un qualche fumetto della mia infanzia; un tempo in cui essere faccia a faccia con Scarlett Johansson sarebbe stato solo un sogno e un harem con alcune delle attrici più sexy del mondo solo una stupida fantasia sessuale da adolescente.
Eppure eccomi qua, di fronte ad una mezza dozzina di donne tanto belle quanto sensuali (e visti i tempi che corrono direi anche pericolose) tutte in attesa che io dica qualcosa di produttivo, che dia qualche informazione utile a risolvere quei problemi che hanno spinto tutti noi a trovarci qui in questo luogo e in questo momento.
Dopo un’attesa che azzarderei a quantificare in secoli, finalmente apro la bocca per rompere il ghiaccio nella speranza di non dire nulla di stupido.

Buongiorno angeli“. Ed ecco a voi il modo più idiota di iniziare una conversazione con il sestetto di attrici più sexy del mondo.
Buongiono Charlie” risponde Margot Robbie divertita, l’unica che sembra cogliere la citazione. Possibile che nessuna di loro abbia mai visto Charlie’s Angels? O forse sono io che ho beccato il momento peggiore per fare battute? Per fortuna Scarlett Johansson interviene togliendomi dall’imbarazzo.
Allora ragazze, come vi dicevo questo è PizzaDog, il Mighty Blogger che stava aiutando me e la SAG in questo casino prima che tutto scoppiasse in un casino ancora più grosso. Dovete scusarlo, è un po’…impressionabile di fronte a certe sorprese, ma è molto capace e possiede delle abilità che potrebbero tornarci utili“.

Senza offesa Scarlett” interviene Jessica Biel con tono leggermente incazzato, “ma ho letto il suo fascicolo quand’ero nella SAG e non vedo come la sua vista prodigiosa possa tornarci utile
Jess ha ragione” ribadisce Zoe Saldana “qui non si tratta più di poteri o strategie, grazie alle stronzate di Kasabake la SAG è crollata e noi agenti siamo rimasti alla deriva. Ora come ora abbiamo bisogno di comunicazione, abbiamo bisogno di segretezza…abbiamo bisogno di rinforzi non certo di un blogger capace di vedere unicorni e folletti
Non credo di aver mai visto un unicorno” intervengo io fugando ogni dubbio sulla mia incapacità di starmene zitto “di folletti invece ne è pieno il continente ma ti consiglio di starne alla larga, tendono ad essere…dispettosi“.
La bella Johansson mi lancia un’occhiataccia che vale più di mille ramanzine, uno sguardo severo ma allo stesso tempo e involontariamente sensuale che scuote l’organo pulsante all’interno del mio petto.
Faccio un bel respiro cercando le parole giuste per essere il più chiaro possibile.
Dopo una piccola disavventura a Milano, di cui è stata protagonista anche la nostra Scarlett, ho cominciato a studiare a fondo i miei poteri e ho scoperto di poter interagire attivamente con i prodigi che sono in grado di vedere…non ne sono del tutto sicuro ma credo di poter insegnare anche a voi a farlo. In questo modo potremmo sfruttare i prodigi per comunicare in segretezza con i Mighty Bloggers o con altri ex componenti della SAG, possiamo costruire una rete d’informazione segreta e a prova di spionaggio

Vedo una grande varietà di sentimenti nei sei bellissimi volti che ho davanti. Dubbio, preoccupazione, determinazione. Tanti stati d’animo trattenuti e inespressi che trovano una via di fuga non appena l’ex attrice di Settimo Cielo non interviene con un pacato ed educatissimo “Stronzate!“.
Il reverendo Camden non sarebbe fiero di lei.

Scoppia così una discussione tra le sei Sexy Actresses in Badass Roles.
Zoe e Jessica Biel (a cui credo di stare già sul cazzo) sembrano determinate a fare qualcosa di concreto al più presto invece di starsene ferme a prendere lezioni dal sottoscritto. Stessa cosa per Amber Heard anche se il suo sembra più un desiderio di “menare le mani” anziché una voglia di fare al più presto qualcosa di utile.
A difendermi ci sono invece January Jones nel suo abito da sera argenteo, più pacata e calcolatrice delle altre e l’unica aperta ad una costruttiva discussione (una mente lucida per un abito fin troppo luccicante) e Margot Robbie che come un bambina comincia ad agitare le mani ansiosa di poter percepire qualche prodigio. Ovviamente anche Scarlett, da brava amica, prende le mie difese, ma le sue parole non sembrano tanto convinte e il suo sguardo tradisce un accenno di preoccupazione e insicurezza.
Sarà quindi il desiderio di non deluderla, sarà che vedere la sua sicurezza svanire poco alla volta mi fa star male, fatto è che decido di prendere il coraggio a due mani e di fare qualcosa per convincere le sei attrici delle mie capacità e del vantaggio che possono darci i prodigi.
Devo essere chiaro e sicuro di me, devo essere una guida per loro, far capire che possono fidarsi, devo mostrare un minimo di leadership o per lo meno cercare di essere alla loro altezza.
Insomma devo dimostrare di essere un degno Charlie per questi angeli o, per lo almeno, un buon Bosley.

Hey Jess” esclamo rivolgendomi alla leader della “fazione” rivale e portando a silenzio il battibecco che durava ormai da qualche minuto.
Che vuoi? Non vedi che gli adulti stanno parlando?” Mi risponde la Biel sempre più amorevole. Sarà un bel testa a testa.
La Sig Sauer che porti nella fondina della gamba destra…è vera?
Lei mi guarda come se avessi appena bestemmiato in una chiesa durante la funzione domenicale.
Tu lo sai che sono un’attrice e che sono qui per girare un film, vero?” ruggiscono le sue splendide labbra.
Si, un’attrice/agente segreto che si trova nel mezzo di una guerra silente contro un nemico sconosciuto e che ha appena scoperto di non potersi fidare di nessuno dopo che un valido alleato ha tradito tutti facendo crollare l’agenzia più importante del mondo. Quindi ti chiedo…quella pistola funziona, sì o no?
L’attrice si ricompone e si impettisce cercando di darsi un tono.
Si, funziona
Bene” le dico. “Allora sparami

L’atmosfera si carica di attesa ed elettricità, fossimo stati all’aria aperta probabilmente il vento avrebbe cominciato a soffiare forte alzando un leggero lenzuolo di polvere ad altezza caviglie, proprio come nel più classico dei film western.
Prego?” mi risponde l’attrice, chiaramente impreparata ad una richiesta del genere.
Sparami! Tu non ti fidi di me. Non ti fidi dei miei metodi né delle mie capacità. Allora sparami! Metto in gioco la mia vita, voglio dimostrare a te e alle altre che ho il pieno controllo dei miei poteri

Rimango incredulo io stesso dalle parole che mi escono dalla bocca. Ma ormai ci sono, non posso tirarmi indietro.
È proprio perché NON mi fido che non ti sparerò. Siamo fuggitivi che cercano una soluzione ai nostri problemi e non credo che farti saltare le cervella sia la mossa più saggia
Ma come, dopo tutte le belle minacce e gli sguardi intimidatori ora hai paura?

La lingua ormai va per conto suo: “Avanti sparami. Dimostrami che sei una dura
No
Sparami
Non lo farò
Sparami
No!
SPARAMI!
NO!
Basta, mi sono rotta le palle!” interviene Amber Heard che in una frazione di secondi estrae la Desert Eagle dalla fondina di Zoe Saldana, me la punta contro e senza battere ciglio mi spara tre colpi secchi, uno diretto alla testa e due al cuore con una precisione tale da far invidia un tiratore scelto dell’esercito.
Un bel peperino questa Amber.

Mentre i proiettili sfrecciano nell’aria il tempo si congela immortalando le espressioni di sorpresa e paura delle sei attrici. Giurerei anche di aver sentito Scarlett lasciarsi andare ad un impercettibile e strozzato urlo.
Ovviamente i colpi non riescono a raggiungermi: i tre ogivali di piombo si frantumano nell’aria contro un muro invisibile prima ancora di potermi sfiorare e io rimango impassibile e incolume di fronte al sexy sestetto che ora si ritrova con più domande di quanto non ne avessero prima.
Ci pensa January Jones a interrompere l’ennesimo silenzio creatosi.
Ehm…ok, lo chiederò io…che è successo?
È successo un Orrgo” le rispondo.
Un che?” domanda subito Margot con una sincera voglia di saperne di più.
Un Orrgo. Almeno io li chiamo così. Sono dei golem grossi e tozzi e non tanto svegli. La loro pelle è fatta di un materiale simile alla pietra, praticamente impossibile da scalfire. L’ho evocato poco fa, prima della mia allettante offerta di farmi sparare
Le attrici mi ascoltano attentamente con un misto di interesse e ammirazione e ne approfitto per rafforzare la mia posizione.
Vedete? Ho il pieno controllo sia dei miei poteri che dei prodigi o almeno della maggior parte di essi. Alcuni sono pericolosi e incontrollabili, lo ammetto, ma conosco benissimo quelli che ci possono tornare utili e quelli che, per delle ragioni che vi spiegherò in seguito, sono in grado di interagire con il mondo percepito
Improvvisamente la calma regna sovrana tra le mie interlocutrici e per la prima volta oggi, riesco a vedere chiarissima la fiducia e la speranza crescere nei loro occhi.
Allora ragazze. Possiamo cominciare?

Le ore che seguono sono un duro ed estenuante allenamento. Insegnare a vedere i prodigi è più difficile di quanto immaginassi. A me viene naturale, lo faccio da quasi tutta la vita ma per loro…so che possono farcela ma è come insegnare a respirare, è una cosa che ti deve venire naturale, senza doverci pensare.
Spiego loro che vedere i prodigi è come guardare uno stereogramma: ce li abbiamo davanti agli occhi, dobbiamo solo capire come fare a vederli. Da parte mia posso solo spiegare come fare, come impostare gli occhi, in che punto guardare, ma sta a loro capire veramente come si fa.
Racconto la mia teoria secondo cui i prodigi sono sempre esistiti e che un tempo eravamo tutti in grado di vederli, ma che col passare dei secoli, forse per paura, forse per una malsana voglia di evoluzione, abbiamo smesso di cercarli.
Nel frattempo richiamo a me dei potenziali messaggeri, prodigi disposti ad aiutarci in grado di viaggiare via mare e via aria e che siano in grado di raggiungere ogni angolo del globo. Poi mi metto in disparte e lascio che le mie ragazze e le creature che ho radunato comunichino tra loro.

Dopo un po’ Scarlett mi viene in contro con un sorriso che mi ripaga di questa e di tutte le possibili disavventure future.
Hai fatto proprio un bel lavoro sai?” mi dice con un tono che esprime felicità e orgoglio.
Si, una passeggiata” rispondo io. Lei sorride e il mio cuore si libera di ogni preoccupazione e paura.
Si, si, ho notato. Probabilmente facevi solo finta di essere nervoso e intimorito da noi, vero?
Ok, ok mi hai scoperto. Comunque non puoi darmi torto, dai ma vi siete viste? Siete bellissime e inarrivabili attrici, tutte armate e pronte a combattere una guerra impossibile. Sembrate delle guerriere sexy uscite da un videogioco o da un video musicale di Taylor Swift…
Bad Blood?
Si esatto! Stavo proprio pensando a Bad…aspetta! Non mi dirai che la grande Scarlett Johansson ascolta Taylor Swift?
Lei si fa una risata così melodiosa da diventare quasi musica: “Sai PD, saremo anche belle, sexy, famose, letali, inarrivabili e tutto quello che dici tu, ma siamo pur sempre umane. Ricordatelo la prossima volta che un gruppo di attrici vorrà fare la tua conoscenza!
E poi torna insieme al gruppo facendo ondeggiare il fondo schiena, creando una danza non adatta ai deboli di cuore. E io rimango lì, in piedi, di fronte all’improbabile comitiva creatasi, pensando che neanche nei miei sogni più assurdi avrei pensato di assistere a uno spettacolo del genere. E mi sorprendo a sorridere di tutto ciò.

C’è stato un tempo in cui la mia vita era normale. Ne sono sicuro.
Ma guardando sei delle attrici più desiderate del mondo, vestite da militari, guerriere futuristiche e femme fatale, interagire con alcune delle creature più strane che abbia mai visto, creature che per altro il mondo non è più grado di percepire, mi chiedo: quand’è stato?
Per la prima volta dopo tanto tempo non me lo ricordo più e per la prima volta, forse in tutta la mia vita, non me ne frega niente.


Così, questa Side A del nostro Countdown -1 si è conclusa all’impronta del più plateale Girl Power!
Inoltre, alla fine degli allenamenti condotti dal nostro mirabolante PizzaDog, assieme alle sei SABR, sia gli Earth’s Mighty Bloggers, sia la rinata SAG potranno far conto su uno strumento comunicativo potentissimo!

Come è stato raccontato, infatti, il mondo è pieno di Prodigi ed anche se non possiamo vederli essi vivono in mezzo a noi: con le sue affinate capacità di wondertrigger e grazie all’aiuto di un gruppo di abilissime discepole, addestrate allo scopo, il nostro PD farà in modo che ogni prodigio, ovunque nel mondo, riceva l’input di mettersi sempre a disposizione dell’agente o blogger eroe più vicino, pronto a trasmettere loro un messaggio proveninete da altri o a cogliere una loro richiesta di comunicazione; i prodigi diverranno ossia dei messaggeri fisici e fantastici, dei vettori invisibili, grazie ai quali ogni membro di questa incredibile rete sarà segretamente collegato l’uno all’altro.

sabr

Ci saranno anche degli effetti “corporei” di queste comunicazioni, una sorta di avviso o segnale che qualcuno sta cercando di comunicare con un altro, ma non temete: i dettagli di come funzionerà questa sorta di prodigiosa chiamata quantistica verranno svelati nelle prossime ore e tutti se ne accorgeranno…

Per ora ci salutiamo, ancora una volta, per proseguire la nostra rincorsa: arrivederci tutti, quindi, alla Side B di questo capitolo, con altre clamorose rivelazioni, diari sconvolgenti e raccapriccianti capitoli narrativi…

Stay tuned!


36 pensieri su “The Gathering Vol. 15: Countdown -1, Side A, girl power


  1. Tre Chronicles ai Blogger sotto il cielo che risplende
    Sette agli agenti SAG nei loro segreti nascondigli
    Nove agli avidi Lettori con estrosi cipigli
    Uno per l’Oscuro Sire chiuso nella reggia tetra
    Nella Terra di Ezekiel, dove l’Ombra Nera scende
    Un Gathering per domarli, un Gathering per trovarli
    Un Gathering per ghermirli e nel buio incatenarli
    Nella Terra di Ezekiel, dove l’Ombra cupa scende

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    • Meravigliosa citazione, epocale cover di quella Poesia dell’Anello che ha fatto il giro del mondo, incendiando i cuori fantasy anche dei detrattori del genere fantasy (come me, ad esempio) ed anche otto mirabii versi che io stesso cito spesso…
      Per cui, grazie, amico, grazie per l’onore, grazie perché ci sei comunque sempre ed oltretutto, tra qualche settimana, tutti leggeranno QUANTO ci sei stato davvero!…

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      • Anche io aborro il genere fantasy, sia su carta che su schermo.
        Lessi il signore degli anelli dopo aver visto il film (e solo allora compresi le nefandezze di Jackson…) trovandolo comunque bello: la poesia – più che una citazione – vuole essere un tributo allo splendido lavoro che stai facendo e coordinando!!!!!

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        • E’ chiaro ed è per questo che ne sono profondamene onorato, molto più di quanto tu non creda: l’essere consiederato un eccezione fra le eccezioni ed il tutto sottolineato con una citazione che sei dovuto andare a recuperare in terra straniera ed ostile.
          Insomma, un grandissimo regalo!!

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  2. PS:
    I complimenti a kasabake non li faccio più, perchè ho finito le parole 😀
    Mentre i complimenti a PizzaDog non li faccio proprio, perchè non se li merita: dopo l’abbuffata di stratopassere che s’è fatto, ha la mia invidia sempinterna :-P.
    Io devo andare in giro con Wayne che, percaritadiddio, è un compagno di viaggio meraviglioso, però 6 tipe del genere tutte per lui non è giusto… almeno una potevata lasciarla per me 😀

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  3. Tra il serio ed il faceto, mi preme specificare una cosa, riguardo l’andamento del Gathering: quando ho preso in mano gli appunti di Kasabake ho notato che alcune cose erano in partenza leggermente diverse ed alcuni diari e resoconti sono stati censurati o secretati da Kasabake, per evitare spiacevoli consguenze di tipo familiare e sentimentale ad alcuni blogger…
    Tutti questi appunti non pubblcati li ho chiamati gli Hidden Chronicles (distinti dai Lost Chronicles che saranno invece oggetto del prossimo post…) e chissà che in un futuro Kasa non decida di portarli allo scoperto…

    Ad esempio, dopo la sua dipartita (morte?) sono spariti i resoconti della burrascosa storia di sesso e di affetti traditi tra Blackgrrrl e Tom Hiddleston, consumata all’insaputa di Taylor Swift, tra amplessi incazzati e baci rabbiosi negli ascensori e negli stanzini della lavanderia degli albergi londinesi, così come, per motivi di ritmo della narrazione, è stata occultata tutta la parentesi polinesiana di Liza, in cui la nostra eroina si esercitava con la potente magia oceanica, in compagnia di un possente guerriero Māori (erano tutti e due praticamente seminudi per tutto il tempo e lui si è preso anche uno stiramento ad un muscolo della gamba per via dell’attività notturna che veniva svolta tra i due dopo le esercitazioni magiche… diciamo che i loro accoppiamenti sembravano una variante del gioco del Twister in salsa Kāma Sūtra…

    Insomma, dovevo dirvelo! Mi sa che Kasa da lontano mi sta maledicendo…

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