Il vero significato del Fantasy, 1/3: La Lancia del Re Drago (Liza, Crom Award 2021)

Cosa significa davvero fantasy? Cosa indica questa etichetta di genere che viene usata spessissimo sia in letteratura scritta come anche al cinema o in televisione?
Per rispondere in modo compiuto, ci viene in aiuto la tradizione critico-letteraria britannica, giacché questo tipo di narrazione nasce proprio con opere scritte in lingua inglese, come operazione inizialmente di raffinata elaborazione dei miti e delle leggende non solo anglosassoni e di fatto proponendosi come una costola ed una derivazione della più ampia macro-categoria del fantastico ovvero il genere con cui si raccontano storie immaginarie con elementi soprannaturali, magici o futuristici, non presenti nella quotidianità reale dei lettori.

Per via di questa ascendenza, il fantasy è fratello della fantascienza (la science-fiction o sci-fi ovvero la letteratura fantastica in cui le realtà immaginarie vengono declinate come evoluzione cosmica o tecnologica futuristica), ma anche dell’horror metafisico (quello dove il mostro è una spaventosa aberrazione, come una leggendaria creatura primordiale o un essere mutante o un’entità fantasmatica e demoniaca, dove in generale il male si aggira per la storia con una volontà che esula dalle sole intenzioni umane e naturali, ma è animato da un potere oscuro ed ultraterreno), anticipato storicamente dal genere gotico (definito così soprattutto per la precisa collocazione temporale, tra la fine del ‘700 e tutto l’800, dei suoi romanzi più rappresentativi, come Il castello di Otranto di Horace Walpole, Frankenstein di Mary Shelley, Dracula di Bram Stoker o Il Giro di Vite di Henry James) e decisamente ben distinto dalla letteratura orrorifica di tipo crime (a volte ancora più raccapricciante proprio perché reale) dei racconti a tema serial-killer o assassini psicopatici, spesso caratterizzati da visioni di body-horror o torture-porn.

Questa lunga premessa, per presentarvi su questo blog, in una serie di tre post consecutivi (uno al giorno per tre giorni), i racconti che questa settimana partecipano alle votazioni di voi lettori all’interno della cornice del Crom Award 2021, lo splendido non-concorso indetto dallo scrittore professionista Gianni Gregoroni nel suo sito ilperdilibri, dove per l’appunto si gareggia, si scrive, si legge, non si vincono premi concreti, ma gloria sempiterna ed il totale disinteresse dello stesso Crom, divinità insensibile alle vicende umane creata dallo scrittore statunitense Robert E. Howard, autore fra le altre cose del personaggio di Conan il barbaro: questo è il link per la Pagina Ufficiale di Voto del sito, nel quale troverete anche la spiegazione delle procedure di voto ed i collegamenti alle singole pagine dove leggere in modo integrale i testi in lizza.

Partiamo con il Primo dei Tre racconti, una delle possibili variazioni sul genere fantasy, che in questo caso definirei ipercinetica e sanguigna, elegantemente brutale e poeticamente vendicativa, con Regine, Streghe, Mostri e cattivi da smembrare ovvero La Lancia del Re Drago, della potentissima blogger e scrittrice Liza (sappiate che sul suo sito troverete anche l’imperdibile seguito di questo racconto diviso in tre parti, di cui solo la prima è in concorso).

La Lancia del Re Drago” di Liza

Questo è invece il link alla Pagina Ufficiale del Primo Racconto, pubblicata chiaramente sempre sul sito di Gregoroni e dove, in base alle regole di voto stabilite dalla giuria, dovrete lasciare un commento di senso compiuto se vorrete avere diritto di esprimere il vostro voto su uno dei tre racconti (il concetto è semplice: sono ammessi solo i voti di chi fa capire di aver letto tutti e tre i racconti e per farlo lascia un suo commento in ognuna delle tre pagine dedicate a ciascuno di essi).

Buona lettura e buon voto!


14 pensieri su “Il vero significato del Fantasy, 1/3: La Lancia del Re Drago (Liza, Crom Award 2021)

  1. Pingback: Il vero significato del fantasy, 1/3: La Lancia del Re Drago (Liza, Crom Award 2021) [Re-Blog] – Come cerchi nell'acqua

    • Grazie Butcher, sei sempre stato molto generoso anche nell’ impiegare il tuo tempo per leggere autoproduzioni davvero minime e piccole, come quelle qui presentate…
      Ho voluto, in questo primo post di 3, inquadrare meglio il genere letterario del concorso perché mi sono reso conto che quasi sempre le persone con cui parlo o chatto confondono il fantasy con un suo specifico sotto-genere ovvero lo Sword & Sorcery (quello di fatto canonizzato da Tolkien, che da allora ha veleggiato con alterne fortune commerciali), sempre in bilico in Italia tra narrativa teen o all’opposto in una sorta di bolla un po’ destrorsa di nerd amanti dei gdr old school (da non credere, tra l’altro, quanti fascisti si ritrovano da noi in quel mondo, a differenza dell’estero e soprattutto a differenza dei LARP ossia i Gioco di ruolo dal vivo, qui a Bologna abbastanza diffusi e gestiti da gruppi molto inclusivi).
      Sono curioso di sapere cosa penserai dei singoli racconti!
      Bye

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      • Concordo con te. Il genere fantasy è molto più ampio e variegato di quanto le persone possano pensare, ma penso che questo errore sia nato dal fatto che solo i lettori capiscono queste differenze e neanche tutti, visto che il fantasy non viene seguito da tutti e di solito si cerca sempre il fantasy classico alla Tolkien (e, come hai giustamente detto tu, è incredibile come tanti fascisti adorino il genere e come riescano anche rovinarne la bellezza).

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