Non è facile distinguere un bravo attore da un bella parte (discorso che ovviamente vale anche per le attrici) e spesso il grande pubblico ha confuso la realtà scenica del personaggio (i suoi valori, i suoi ideali, la sua forza o la sua astuzia) con la realtà dell’attore (come il pacifismo battagliero che si associava ai characters interpretati prima da Robert Redford e successivamente da Kevin Costner): a causa di questa tentazione, presente in chiunque viva la visione di un film con passione (come me), sono stati spesso in passato trascurati magnifici interpreti, che però venivano, ahimè, ghettizzati da Hollywood in ruoli antipatici e questo li rendeva invisi al pubblico, ma oggi ci siamo tutti evoluti e sappiamo meglio distinguere una bella interpretazione da un ruolo di per se odioso.
Personalmente non sono molto soggetto al fascino della bellezza maschile in senso stretto del termine, come mi capita viceveras aper gli interpreti femminili, ma provo anch’io il piacere di osservare in scena alcuni attori più di altri, per caratteristiche caratteriali o di postura o di prestanza ed in questo senso il mio interesse e la mia preferenza vanno soprattutto a quegli interpreti che considero massimamente versati nella recitazione, per la loro capacità di adattarsi ad un ruolo, per la loro generosità nel concedersi interamente al personaggio, ma che ugualmente, dopo aver fatto propria la parte assegnatagli, aggiungono in stretta misura (senza gigioneggiare eccessivamente) quel quid di personale, sia esso un tic, una smorfia o un piccolo vezzo che li rendono caratteristici ed unici.
Vi ricordo inoltre che, come già per tutte le altre mie Best 25, ogni foto è anche il link alla specifica sotto-pagina del mio blog dedicata a quello specifico artista, parimenti al collegamento riportato per esteso sotto la foto stessa.
Ora, però, bando alle chiacchiere ed andiamo a scoprire i nomi ed i volti di questa elite, un club davvero esclusivo, ma anche assolutamente mutevole nel tempo!
Alan Rickman
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Anthony Hopkins
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Benedict Cumberbatch
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Bill Murray
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Brendan Gleeson
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Christian Bale
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Christoph Waltz
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Colin Firth
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Edward Norton
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Ewan McGregor
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Gary Oldman
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Geoffrey Rush
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Ian McKellen
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Jean-Louis Trintignant
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Leonardo DiCaprio
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Mads Mikkelsen
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Marcello Mastroianni
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Mark Ruffalo
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Michael Caine
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Michael Fassbender
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Paul Giamatti
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Philip Seymour Hoffman
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Samuel Jackson
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Stanley Tucci
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Stellan Skarsgård
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kasabake 
Pingback: Dalla Supermarionetta a Stanislavskij: Actresses and Actors | kasabake
Sinceramente concordo quasi totalmente con te. Sono tutti degli attori mostruosi e fantastici. Io ho molto a cuore Robert de Niro, che ho sempre considerato come uno degli attori più bravi mai esistiti.
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Pur non avendolo messo nella mia personalissima Top 25 attuale, Robert De Niro è anche da me considerato attore non solo bravissimo ma direi persino imprescindibile nella storia del cinema: al pari di Nicholson ed Al Pacino, è stato la maschera di alcuni personaggi memorabili (specie quando fu diretto da Scorsese e da Coppola) ed ha lavorato con tutti i maggiori registi occidentali, compreso Sergio Leone e Bernardo Bertolucci ed è stato di fatto un monumento di quel cosiddetto new cinema che in America tenne banco fino alla fine degli anni 80; proprio per questa sua spaventosa e possente autorevolezza nel mondo della recitazione nordamericana (è senza ombra di dubbio il campione del metodo insegnato nell’Actor Studio newyorkese) ho preferito in qualche modo lasciarlo come una statua di un museo nella bacheca del millennio scorso, come esempio altissimo di un cinema oggi non più presente, preferendo inserire interpreti più contemporanei… Tuttavia la sua assenza nella mia chart è talmente “ingombrante” che io non perdo mai occasione per citare una sua interpretazione leggendaria quasi in ogni mio post!
Grazie, amico, di leggere sempre quello che scrivo e sai che prima o poi ti vedrò in un festival!
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In tutta onestà, l’assenza di Roul Bova da questa classifica mi lascia sgomento…
A parte gli scherzi, posso solo permettermi di citare qualche nome che tu hai giustamente tenuto fuori (la classifica è tua e quindi ci metti chi ti pare) e che io (forse) avrei inserito in una analoga lista.
Partendo dal presupposto da te espresso compiutamente in risposta a Butcher, ossia che hai preferito attenerti ad attori che hanno espresso il massimo del loro talento tra la fine del secolo scorso e questo millennio (spiegando così l”altrimenti ingiustificabile assenza di mostri sacri come De Niro, Al Pacino o Jack Nicholson), io non avrei saputo tener fuori dalla lista i seguenti nomi:
– Tom Hanks (anche se per lui forse varrebbe lo stesso discorso di De Niro)
– Tom Hardy
– Giovanni Ribisi
– Jon Hamm
– Kevin Spacey
– Andrew Garfield
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Ho sempre guardato con perplessità tutte le classifiche che anche i grandi giornali, persino quelli specializzati in cinema, fanno dei più grandi film e dei più grandi attori nella storia del cinema, perché tutti nel redarre queste charts si trovano necessariamente di fronte ad un problema essenziale ed ossia lo stratificarsi inevitabile di campioni del passato e campioni del presente.
È indiscutibile, infatti, che senza la bravura e l’esempio dei primi maestri di recitazione e di regia, oggi nemmeno i più bravi sarebbero tali, ma è altrettanto indiscutibile la necessità per noi spettatori di scavalcare il passato e di guardare il presente altrimenti si rischia di non cogliere ciò che sta capitando: da tutto questo esce la mia idea di selezionare, come già fatto per le attrici, anche per gli attori per lo più nomi di interpreti che siano in carriera e che possano essere giudicati quindi per quello che stanno facendo oggi e non per quello che hanno fatto nel passato.
Attori leggendari, del calibro di Robert De niro, Jack nicholson, Al Pacino, non possono che essere considerati per le loro interpretazioni del passato già che oggi le loro interpretazioni, anche per scelte di copione dei loro manager, non sono eccellenti e sono solo l’ombra di quello che hanno rappresentato in precedenza: un De Niro per quanto bravo nel fare il suo ruolo di macchietta in film come The Intern o Dirty Grandpa non è nulla in confronto al De Niro di Taxi Driver, Goodfellas, Casinò, The Godfather e altri capolavori immortali.
Gli attori che hai citato infine nel tuo commento come possibili presenti nella tua classifica ti assicuro che sono stati tutti presi in considerazione anche da me, ma non hanno superato le eliminatorie in confronto ai 25 che ho inserito ma li davvero sono solo poi solo questione di gusti, perché la bravura di quelli da te elencati è assoluta ed indubbia, ma per il mio gusto specifico ha pesato qualche passo falso che ognuno di loro ha fatto nella carriera.
Il mio vero rammarico invece, quando parlo di migliori attori, è quello di non poter mai fare un vero compendio di quello che a me piace definire l’esercito silenzioso a cui forse dedicherò un posto proprio con questo titolo ed ovvero la truppa vastissima e di altissima qualità che circonda i divi, attori perlopiù di provenienza britannica e di ascendenza teatrale, che però Riescono sempre a dare quella connotazione di livello a qualsiasi pellicola, contribuendo con interpretazioni che rimangono impresse nella memoria ma scivolano nel dimenticatoio quando poi bisogna ricordare i loro nomi: questa volta sono riuscito, in qualche modo, a porre rimedio a questa lacuna e la presenza nella mia Best 25 di nomi come quello di Stanley Tucci e di Paul giamatti sono fondamentalmente un omaggio a tutti gli altri che non ho citato ma senza dei quali nemmeno i divi sarebbero davvero tali.
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Al tuo cospetto, lo ammetto, mi sento sempre un po’ come uno spaesato Watson che pende dalle labbra del suo amico\mentore Holmes.
Confesso con un filo di vergogna che prima dei post che tu dedicasti a titani assoluti come Tucci o Giamatti, non avevo mai preso in seria considerazione il contributo enorme che questi menestrelli del cinema (caratteristi mi è sempre parso un po’ sminuente…) offrono alla settima arte.
Incarnano la gloria misconosciuta dei gregari, sono dei Gattuso o degli Oriali che sempre resteranno nell’ombra perchè i riflettori saranno per i Baggio i Totti e i Cristiano Ronaldo della situazione, tuttavia senza il loro sudore e le loro fatiche, la gloria di questi ultimi sarebbe molto più blanda e velleitaria.
Non so se tu abbia potuto cogliere appieno la potenza del mio paragone giacchè so essere totalmente digiuno di calcio e campioni di calcio, tuttavia spero di essere stato sufficientemente vago (il che è un controsenso, perchè la vaghezza sufficiente non ha ragion d’esistere, però spero che tu abbia colto il significato di questa “ermenautichezza…”) da lasciar intendere anche a un profano come te.
E concluso assicurandoti che un tuo post dedicato alle virtù di questi eroi nell’ombra sarebbe in assoluto una delle chicche più belle che la tua erudizione cinematografica potrebbe regalarci!!!
Buon w-e amico mio!!!!
Io me ne torno a cazzeggiare per casa, con la bimba e la moglie che pigolano mentre io cerco di concentrarmi sull’ultimo romanzo di Lucarelli, invero carino e in alcuni tratti perfino avvincente.
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“[…] Questi menestrelli del cinema (caratteristi mi è sempre parso un po’ sminuente…) […] incarnano la gloria misconosciuta dei gregari, sono dei Gattuso o degli Oriali che sempre resteranno nell’ombra, perchè i riflettori saranno per i Baggio i Totti e i Cristiano Ronaldo della situazione, tuttavia senza il loro sudore e le loro fatiche, la gloria di questi ultimi sarebbe molto più blanda e velleitaria […]”.
Io penso di aver colto benissimo cosa intendevi ed è esattamente quello che vorrei esprimere anch’io nel mio futuro post (e forse anche in alri interventi), perché è poi il concetto che tante volte, giusto per proseguire la tua metafora, avrei volto esprimere sin da bambino quando, pur essendo profano delle tecniche di gioco, vedevo in tv (mai stato in uno stadio) abilissimi giocatori sfrecciare nel campo da gioco (o sul set di un film), dribblando giocatori, smarcandosi avvicinandosi di corsa con la palla al seguito verso la porta avversaria ed all’ultimo momento, di fronte al muro cangiante della difesa, passare la palla ad un compagno di gioco, rinunciando di fatto alla gloria di fronte agli spalti pieni di tifosi e restare ansimanti ad assistere al tiro del capo cannoniere che, con apparente semplicità (quanto tempo perse mio padre a spiegarmi che ciò che a me in Paolo Rossi sembrava solo opportunismo e fortuna, erano in realtà bravura quasi istintiva), segnava il gol.
Ecco, a tutto questo lavoro sullo sfondo, io aggiungo, nel caso dei cossiddetti supporting actors ed actresses anche un altro elemento ovvero quella della presenza scenica e della bellezza, che in tanti casi, fa salire in prima fila sul palcoscenico attori più meritevoli di essere appariscenti, lasciando in ombra altri uomini e donne che madre natura non ha dotato di quell’appeal magico o semplicemente non spendibili per la cine-fotogenia.
Questo è il mio esercito silenzioso, fatto a volte solo di figuranti, ma altre di titani robustissimi, destinati ad essere quasi per sempre figure sullo sfondo.
Grazie come sempre di tutta la tua attenzione, amico mio.
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E io aspetto a gloria il tuo post su questi attori nell’ombra!!!!
Potrebbe diventare una roba epocale nelle tue mani, ne sono certo!!!!
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…e si ricomincia a leggere, con quel senso di felicità ed ebrezza che dà l’inizio di qualcosa che ci piace e già sappiamo che è molto molto denso di perché.
Dopo Kim Basinger, per le donne, sappi che metterò un mio sassolino sul muro della fama che hai costruito (con mattoni d’oro, visto gli attori) ma dirò il suo nome solo dopo attenta lettura.
😉
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Sono qui che ti ascolto e ti leggo, sappilo
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🙂
Mi ci vorrà un po’… come sempre ho tempi tolkeniani
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