Best 25 Actresses

Best ACTRESSES

Come già per gli Attori ed i Registi, ecco di seguito, tassativamente in ordine alfabetico per nome (in modo amicale ed un po’ civettuolo) e non di gradimento, la mia personalissima selezione delle attrici Top, basata sia sulla loro presenza fisica in scena, sia sulla capacità recitativa.

Bellezza, fascino, sensualità, carisma, femminilità, autorevolezza, capacità d’immedesimazione nel personaggio, versatilità, intensità drammatica, sono tutti parametri che ho valutato nel comporre questa scelta di dive, a volte decidendo per compensazione di una caratteristica preponderante sull’altra: ne è emerso una sorta di florilegio, in cui ognuna delle donne di spettacolo, presenti in questa selezione, possiede per me quel quel plus che contribuisce ad aumentare il desiderio di vedere un film o una fiction se ella è presente nel cast, una sorta ossia di valore aggiunto, come è parimenti per gli interpreti maschili e per i registi presenti rispettivamente nella Best 25 Actors e nella Best 25 Directors.

Non si tratta, sia chiaro, di una graduatoria, quanto pittosto di un’antologia, una selezione non esaustiva del meglio che ho trovato frugando nel mio immaginario e nel magazzino delle mie visioni, qualcosa che, emotivamente parlando, assomiglia moltissimo al momento immediatamente precedente all’apertura della busta con il nome della vincitrice dell’Oscar alla serata degli Academy Awards, quell’istante infinito in cui tutte le attrici in nomination hanno per qualche secondo la stessa possibilità (almeno statisticamente) di vittoria.

Vi ricordo inoltre che, come già per tutte le altre mie Best 25, ogni foto è anche il link alla specifica sotto-pagina del mio blog dedicata a quella specifica artista, parimenti al collegamento riportato per esteso sotto la foto stessa.

Infine, questa chart è comunque principalmente un gioco, come lo è tutto questo Pantheon, uno spunto per chiacchierare delle nostre comuni passioni e come tale è anche mutevole: se tornerete su questa pagina nel corso del tempo, la vedrete cambiata, a volte anche in modo radicale.

Lasciamo ora spazio alle attrici!

Aggiornata a

Alicia Vikander

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Amy Adams

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Anne Hathaway

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Charlize Theron

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Diane Kruger

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Elle Fanning

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Emily Blunt

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Emma Thompson

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Frances McDormand

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Helen Mirren

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Jennifer Connelly

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Jennifer Lawrence

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Jessica Biel

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Jessica Chastain

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Jodie Foster

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Kristen Stewart

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Lea Seydoux

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Margot Robbie

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Marion Cotillard

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Meryl Streep

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Naomi Watts

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Saoirse Ronan

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Scarlett Johansson

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Teresa Palmer

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Viola Davis

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15 pensieri su “Best 25 Actresses

  1. Pingback: Dalla Supermarionetta a Stanislavskij: Actresses and Actors | kasabake

  2. Adoro alla follia attrici come Jodie Foster, Amy Adams, Alicia Vikander (attrice che si meriterebbe molto di più a mio avviso), Viola Davis, Jessica Chanstain e Saoirse Ronan. Invece non mi ha mai convinto del tutto Jennifer Laurence che è una brava attrice ma niente di eccezionale. Tra le mie attrici preferite, oltre a quelle da te citate, per me c’è anche Chloe Grace Moretz e Toni Collette (anche questa un’attrice che merita molto di più).

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    • Ah, ah, ah! Rido, amico mio, perché ancora ricordo una carissima amica blogger (poi divenuta operatrice di ripresa cinematografica), DoppiaW, la quale in una chat si lamentava scherzosamente di come noi maschietti idolatrassimo allora la nostra Jennifer… In realtà non c’è assolutamente da parte mia una colorazione di appetito sessuale nella preferenza riservatagli, ma solo tanta stima per la dedizione che cocciutamente negli anni la Lawrence ha dedicato a costruire la sua arte recitativa: il lavoro che ha fatto con tutti i characters del regista e sceneggiatore David O. Russell è per me notevolissimo, con un’attenzione alla psicologia del personaggio notevole, ma la sua interpretazione nel bistrattato Mother! Beh, quella é davvero ancora più elevata!…

      Poi io non debbo certo convincere un sincero amante del buon cinema come te, perché i gusti son gusti, eh!

      La Chloë Grace Moretz è dai tempi dell’adorabile Kick-Ass che l’ammiro e devo ammettere che probabilmente appartiene a quel prezioso gruppo di attrici che, pur essendo divenute delle star sin da piccole, hanno saputo nel tempo evolversi in un processo di maturazione drammatica, come la Elle Fanning o la Saoirse Ronan, mentre altre (come la sorella di Elle, Dakota o come la stessa Watson) hanno perso carisma: se pensiamo ad esempio proprio alla Dakota e paragoniamo l’efficacia della sua recitazione in film come War of the Worlds di Spielberg con le altre in cui era già adolescente come in Push di Paul McGuigan o la Twilight Saga ed infine con quelle da ragazza adulta come nella fiction tv The Alienist, si ha la misura direi di un certo appiattimento, mentre al contrario se si confronta la recitazione straordinaria di Elle bambina in film come Phoebe in Wonderland di Daniel Barnz e poi la si osserva in Somewhere e Super 8 ed infine la si ammira nel pazzesco Neon Demon di Refn, abbiamo davvero tutto un altro risultato!

      Ancora una volta, grazie, grazie e grazie, generoso Butcher!

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  3. Non sarei capace di redigere una classifica sulle attrici migliori in maniera obiettivi in quanto non saprei in alcun modo essere obiettivo a causa della mia radicata impossibilità di elidere dal giudizio l’apprezzamento estetico (che copra l’ampio spettro di sfumature ottenibili passando dall’estetica all’erotica).
    In una mia chart quindi, figurerebbero quasi esclusivamente attrici gnocche o che comunque per qualche motivo mi tirano.

    Ora, ad un’occhiata veloce anche anche la tua lista potrebbe essere tacciata di tale grossolaneria giacchè su 25 interpreti solo una non è (o almeno non è stata in gioventù) una stratopassera: Frances McDormand.
    Eppure, scorrendola e rileggendola, riflettendo e ricordando i tuoi tanti commenti sulle varie attrici ivi presenti, non si può non concludere che la tua cernita sia frutto di una accurata analisi nella quale la bellezza delle candidate era solo un orpello utile ma non essenziale nel determinare il giudizio finale. Trattasi infatti di tutte attrici di talento sublime che hanno deliziato non solo gli occhi ma anche lo spirito degli spettatori.
    Solo un nome, francamente, faccio fatica a comprendere: Jessica Biel, perchè in tutta onesta non sono mai riuscito ad apprezzarne il talento artistico ma solo le squisite doti che madre natura e tanta palestra hanno saputo donarle.

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    • Come un abilissimo investigatore, capace di calarsi così tanto nel mistero di un delitto da riuscire e vedere il meccanismo di causalità nascosto sotto una pesante coltre di prove contraddittorie oppure come un devoto archeologo e storico che riesca a decifrare senza alcuna stele di Rosetta un linguaggio antico e scomparso, così sei stato tu, fratello ermenàuta, capace di scoprire il meccanismo nascosto dietro la mia chart delle Best 25 Actresses ovvero il quasi indissolubile mistero della copresenza miracolosa di incredibile presenza scenica (leggasi bellezza dove altre volte è carisma) e straordinaria abilità recitativa nel gruppo delle prescelte… Si, la mia classifica l’ho costruita proprio perché, come hai detto tu, ad una rapida occhiata sembrasse falsamente una passerella di bei volti (ma anche questi scelti ad hoc, mai da foto troppo patinate o peggio scattate negli anni della gioventù e della più appariscente bellezza, ma sempre cercando un immagine non troppo pubblicitaria e per questo più rispettosa anche degli inevitabioli difetti), ma in realtà quell’apparenza faceva da cavallo di Troia per la vera classifica ovvero quella della bravura indiscutibile e potente…

      Non è stato facile, ma dietro ogni mia scelta c’è un gruppo di pellicole che ho amato in modo profondo e di cui ho cercato (nei limiti del reperibile su YouTube) di darne testimonianza nei contributi video che ho costruito in modo certosino scheda dopo scheda, attrice per attrice ed è per questo che questa volta non sono sceso a compromessi, inserendo attrici di cui non fossi semplicemente invaghito o colpito ma che mi avessero davvero turbato per quel mix di cui parlavo sopra: sono scomparse (e mai più compariranno) attrici che fossero solo dei bei volti, così come non sono presenti atrici che mi hanno colpito solo una o due volte per la loro bravura, giacché anche la costanza ho voluto misurare e pesare.

      Ecco perché mi sento di difendere a spada tratta la Jessica Biel, da tempo oramai senza più quel fisico mozzafiato che ha esibito in modo spavaldo, ma da tempo anche un’interprete pazzesca, maturata film dopo film: quando la vidi nel remake di Total Recall, non riescii a scorgere null’altro che la sua sensualità, ma poi vidi The Tall Man e rimasi folgorato dalla bravura senza trucco, spoglia di ogni make-up, straziante e comunicativa ed allora cominciai a recuperare gli altri suoi film che prima avevo snobbato, guardandomi persino la stramba commedia (di cattivo gusto) Accidental Love di David O. Russell, film che ho trovato praticamente sbagliato in tutto tranne che per la recitazione della Biel… Fammi il regalo di guardarti le clip che ho messo nella sua scheda e dimmi se non è una grande attrice!

      Quello delle attrici bellissime, che da giovani sono solo modelle appariscenti e che ad un certo punto si rivelano anche interpreti complete, è davvero una storia che ha del favolistico, al pari delle bambine prodigio, che molto spesso crescendo si imbolsiscono attestandosi su espressioni standardizzate e poco comunicative, mentre in alcuni rari casi attraversano le stagioni della loro crescita senza perdere né il loro fascino né la loro capacità comunicativa ed infine acquisiscono la severità della maturità: la mia campionessa assoluta in tal senso è quel prodigio di Jennifer Connelly, bambina bellissima all’inizio della sua carriera (Once Upon a Time in America), successivamente adolescente dolce e conturbante a rischio pedofilia e lolitismo (Career Opportunities) ed infine donna splendida e ricchissima di sfumature espressive (Requiem for a Dream, Beautiful Mind, American Pasthoral).

      Che ne pensi? Hai le tue campionesse di questa particolarissima specialità in cui si attraversano gli anni indenni ed anzi migliorando?

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      • Indiiduare i significati metatestuali è una delle godurie intellettuali più belle che provo leggendo i tuoi post, quindi non ti stupire affatto se ho sviscerato la lista delle tue attrici fino e enuclearne i gangli fondamentali: la subordinazione del carisma\presenza scenica unita al talento. Mi era sfuggito il dettaglio – per altro fondamentale – della “continuità ad alti livelli”, quindi la preferenza per attrici che avessero offerto non solo un paio di prove di convincenti (e quindi passibili di casualità) bensì molte e in successione.

        Passando ai nomi, devo ammettere che su Jessica Biel sono pesantemente ignorante io. Ho visto pochissimi suoi film usciti nell’ultima decade (Total Recall e Accidental Love) e, in tutta sincerità, per me è ancora la ragazza conturbante di Settimo Cielo. Mi gusterò le clip della tua pagina e probabilmente vedrò anche quel I bambini di Cold Rock da te citato, che ho sempre snobato senza un reale motivo.

        Ovviamente la tua sfida mi provoca oltremisura, perchè come sai sono particolarmente sensibile sia alla bellezza (declinata sia nella sua versione più angelica che in quella più lussuriosa) che al talento e alla grazia artistica.
        Mi sovvengono quindi moltissimi nomi e mi limiterò ad elencarne un paio, i primi sobbalzati nei miei pensieri.

        – Sharon Stone: divenuta star internazione grazie alla dovizia di nudi e scene di sesso in Basic Instict e poi dimostratasi attrice di indiscutibile e sensazione talento (chi afferma il contrario non ha mai visto Casinò o La dea del successo)

        – Cameron Diaz: so che mi attirerò strali di critiche, ma l’ho sempre considerata una grande interprete. Quando ha avuto il coraggio di recitare in film che non fossero stupide commediucole, ha sempre sciorinato un talento non comune: Gangs of NY e The Counselor sono senz’altro le sue prove migliori, ma come dimenticare “L’amore non va in vacanza”? E poi ci sono Vanilla Sky, Ogni maledetta domenica, Essere John Malkovich… insomma, niente male.

        AH, dimenticavo, c’è pure Kate Winslet.
        Ti dirò di più, ormai la considero una delle migliori interpreti viventi: qualunque ruolo interpreta diventa monumentale, anche quando decide di tirar su qualche soldo per il parrucchiere e si cimenta in film lontani dal suo standard per fare la cattiva gangster mafiosa russa (Codice 999)

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        • Non alcuna importanza che tu mi risponda in tempi brevi e nemmeno che tu mi risponda affatto e questo perché preferisco che tu ti goda questo scampolo di festività a cavallo tra Santi, Morti, Pioggia, Sonno, Famiglia… e la nostra diventa una chat solo quando il tempo lo concede, perciò, come diciamo a Bologna “Polleggiati“…

          Sharon Stone è un esempio impeccabile di attrice partita come sex symbol e divenuta poi attrice drammatica con i fiocchi e la caratterizzazione del suo personaggio nel film di Scorsese è semplicemente monumentale! Una diva che era ai bordi della mia chart fino all’ultimo al pelo di entrare…

          Kate Winslet è una vera diva, passata dall’aspetto di sonnecchiosa giovanetta giunonica (anche un po’ insipida) della protagonista di Titanic a quello di donna d’acciaio e di signora matura piena di passione: tutte le sue interpretazioni sono in un crescendo straordinario (la sua architetta di giardini al servizio di Luigi XIV nel bel A Little Chaos diretto dal compianto Alan Rickman – altro film perfetto per il quorum puntimoglie –  è stata straordinaria, come incredibilmente anche la perfida e machiavellica Jeanine della trilogia dei Divergent, per non parlare della sua applauditissima parte in Rivolutuonary Road), tuttavia, pur riconoscendone in modo obiettivo la bravura, per motivi a me reconditi (probabilmente alberganti nei meandri del mio subconscio e scopribili solo tramite terapia psicanalitica), mi risulta talmente odiosa da fare per me a gara del primo posto di antipatia assieme ad un altra diva eccellente ovvero Julianne Moore (nel suo caso poi la mia idiosincrasia rasenta la paranoia perché quando la vedo recitare una parte del mio cervello mi tira per la giacca facendoni notare la perfezione del suo porsi in scena ed un altra vorrebbe invece che distogliessi lo sguardo!) e so bene di essere al mondo a non amarle…

          Cameron Diaz… No, non mi permetterei mai di criticarti perché la Diaz è davvero una grande attrice, ma, mi dispiace tantissimo dirlo, oramai lei per me è entrata da tempo in quella sorta di mio personale green mile dove deposito gli interpreti destinati al dimenticatoio, fermi nel cestino del mio cervello in attesa di essere svuotato, cancellandolo in modo definitivo e tutto questo perché anche la Diaz, come la Bullock (attrice davvero sublime ai tempi di Demolition Man, bravissima in film come 28 Days e davvero da urlo anche in The Proposal) e la Kidman (per me semplicemente una dea ai tempi di Far and AwayMaliceTo Die For, Batman ForeverThe Portrait of a Lady e soprattutto Eyes Wide ShutThe Others ed il suo capolavoro interpretativo con la sua Virgina Woolf di The Hours), si è massacrata il volto ed il corpo con la chirurgia plastica: espressioni facciali grottesche ed irreali (che nemmeno Stallone soioride così!) e soprattutto un botulino che le ha ucciso (come alle altre due) la capacità espressiva… Gloria al suo passato ma un presente da mascherone carnevalizio di cartapesta…

          Piango al pensiero di quante attrici si sono rovinate labbra e viso per colpa degli antirughe chimici… Uno scempio che distrusse Hollywood: quando arrivò il Full HD sulle televisioni ed i divi sugli “anta” furono messi a nudo durante i talk-show in tutta la loro vecchiaia (accellerata nel decadimento della pelle dall’abuso diffusissimo tra loro di droghe ed alcool, di cui tra l’altro la Diaz era portabandiera indiscussa nei party), essi pensarono di risollevare le loro sorti usando in modo sconsiderato la chirurgia plastica e fu l’ecatombe! True story...

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          • Leggendo le righe che hai dedicato a Kate Winslet mi sembrava di leggere me quando parlo di Cate Blanchette.
            E’ così difficile, amico mio, saper superare i proprio pregiudizi e convinzioni spesso ingiustificate: tizio ci va in antipatia per qualcosa e in quel limbo resterà per sempre, senza un apparente o reale motivo.

            Mi citi poi altri due nomi che spesso ho sulla punta della lingua e mai per fare complimenti, sia chiaro.
            La Kidman e la Bullock un tempo le adoravo. Ai tempi di Speed e Giorni di Gloria mi tiravano a bestia (erano di una bellezza folgorante entrambe, seppur rispondendo a canoni estetici diametralmente opposti) e col tempo hanno dimostrato la loro bravura fino a assurgere nell’olimpo vincendo l’Oscar.
            E tutto questo per cosa? Per ridursi ad essere due Sandra Milo incapaci di mostrare un’espressione diversa per il troppo botox.

            Ci vuole coraggio per invecchiare e ci vuole saggezze per farlo bene.
            Di sicuro non è il caso di loro due.
            Prendessero esempio dalla Regina piuttosto 😀

            https://sapereaudeo.blogspot.com/2011/08/kate-winslet-emma-thompson-e-rachel.html

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            • Tre nomi, tre dive sublimi, che hanno ed avranno sempre il mio rispetto: tra l’altro aver accostato la Winslet a due attrici colte, belle ed intelligenti (coraggiose anche nello scegliersi i copioni) come Emma Thompson e Rachel Weisz, in un ainiziativa che non conoscevo come la da te segnalatami British Anti-Cosmetic Surgery Foundation, le ha fatto immediatamente guadagnare ai miei occhi valanghe di punti incredibili!

              Grazioe di cuore per la notizia e soprattutto per questo non ovvio ma gioioso continuare ad essere in sintonia sui fondamentali della vita (come la salvaguardia del bello).

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  4. Eccomi. Ho letto e digerito, cercato di capire e notato… manca qualche nome interessante del panorama internazionale, che non citerò, la classifica è assolutamente tua, e comunque la condivido, aggiungo solo – per mio totale amore personale per Ella – Kim Basinger. Deliziosa first lady, deliziosa madre (bruciata viva) come anche deliziosa giornalista che tenta di svelare il vero volto dell’eroe, contesa femmina del boss, perfino aliena!… Ok, sono di stra-parte, m a una nano-menzione alla carriera …
    Per me la faccia che fa quando Batman le domanda il peso, poi il bat-gadget si blocca, ecco, quella faccia resta storica! 😀

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    • Sai quanta stima io riponga nella tua figura intellettuale, carissimo Gianni e sono quindi oltremodo lieto che tu abbia colto la seconda colonna portante su cui si regge tutto il mio Pantheon (nelle varie declinazioni delle Best 25 Actresses, Actors, Directors ed altre Chart ancora in divenire): se infatti il comune amico Lapinsu aveva identificato nel suo commento sopra la prima colonna (quella che ho chiamato «copresenza miracolosa di incredibile presenza scenica e straordinaria abilità recitativa»), tu hai qui illuminato la seconda ovvero l’importanza che le scelte fatte nella compilazione delle mie classifiche hanno soprattutto sul mio immaginario personale ed aggiungo ora, in questa sede, che tale seconda regola diventa persino aurea, giacché si sappia che nulla esisterebbe senza un osservatore e per questo la valenza dell’arte è determinata dal fruitore che le regala il valore, a volte in modo manicheo e persino inconscio.

      Ho riflettutto spesso, anche in passato su questo aspetto che coinvolge estetica filosofica, fisica e spiritualità e ti dirò che nella mia personalissima cosmogonia (quella in cui la didattica lascia il passo all’intuizione, intesa come epifamia di qualcosa che in qualche modo ancestrale era già nota a quella parte di noi collegata ad un tutto) io che guardo un quadro o piango di fronte ad un film o mi eccito per una scena adrenalinica o sensuale assomiglio al Traveler (Viaggiatore), il cui vero nome è assolutamente impronunciabile per gli umani della federazione, nativo di Tau Alpha C e che riusciva a far viaggiare cose e perosne alterando lo spoazio/tempo solo con il pensiero e non perché fosse un essere magico o potentissimo, ma solo perché il suo cervello era riuscito a comprendere il concetto di intercambiabilità tra pensiero, energia e materia… Il che poi ci riporta al linguaggio degli alieni eptapodi, creati dallo scrittore di sci-fi cino-americano Ted Chiang per il suo racconto Story of Your Life, il quale, modificando il modo con cui funziona il cervello di chi lo usa, rendeva possibile ampliare la concezione del tempo e superare le barriere tra passato e futuro…

      Ma è evidente che ho divagato, perché il parlare con te ha modificato necessariamente i miei pensieri e così tutta la nostra conversazione è ruotata intorno ad un nuovo asse e da lontano salutiamo assime l’immagine della divina Kim Basinger, effettivamente non presente nella mia chart: seppur non sia insensibile alle sue capacità recitative, ella, nel mio immaginario, strabordava negli aspetti fisici, almeno, per l’appunto, ai miei occhi, in modo talmente forte da annebbiare il mio giudizio critico anche di fronte a prove mirabolanti come quella in L.A. Confidential

      Ah, la scena di cui parli è questa, dal capolavoro di Tim Burton:

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